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- natura, cultura, arte e architettura della Montagna Veronese -

San Giovanni in Loffa

San Gioanni in Loffa (Foto Paolo Villa per il Ctg Lessinia)

Località:

Monte Loffa (Sant’Anna d’Alfaedo)

Architettura:

Campanile - ignoto - Arte Romanica; Chiesa - ignoto - Arte Romanica (rimaneggiata)

Scultura:

Tomba di Guido Antonio Maffei - ignoto - Arte Rinascimentale; Altari di marmi policromi - ignoto - Arte Barocca

Arti minori:

Arte Campanaria - Pietro Partilora 1821 - Antonio Selegari 1822 - Arte Neoclassica

Stile:

Arte Romanica, Arte Romanica (rimaneggiata), Arte Rinascimentale, Arte Barocca, Arte Neoclassica

Artista:

Ignoti, Pietro Partilora, Antonio Selegari

Si trova sul Monte Loffa (Sant’Anna d’Alfaedo)

Chiesa a pianta basilicale ad aula unica:
di fondazione romanica e più volte modificata, copertura a capriate lignee, in un diploma imperiale del 1014 è assegnata all’Abbazia di San Zeno a Verona.

Una incerta iscrizione sopra il portale della chiesa riporta la data 1131 ma altri dicono 1411.

1454 “ecclesia Sancti Iohannis in villa Breoni” è cappella dipendente dalla pieve di San Floriano.
1458 è dipendente alla Parrocchia di San Marziale di Breonio (che nel 1458 si staccò dalla Pieve di San Floriano).

Una lapide all’interno della chiesa data 27 luglio 1524 la ricostruzione o costruzione e consacrazione della chiesa il per volere di Bartolomeo Averoldo (vescovo calamonense, suffraganeo del vescovo di Verona), anche l’altar maggiore in onore di San Giovanni Battista, con reliquie dei Santi Felice e Paolo e le consuete indulgenze.

1523 tomba in rosso ammonitico di belle forme rinascimentali del nobile Guido Antonio Maffei.

1633 Un’iscrizione indica che sotto San Marziale di Breonio la chiesa è restaurata e allungata a ovest (area della facciata come oggi), dopo essere stata lazzaretto con le elemosine dei fedeli e patrocinata dall’arciprete di Breonio Giovan Battista Fraccaroli; a Nord in un rialzo sono stati seppelliti gli appestati defunti.
La facciata è forse volutamente arcaicizzante, perché se del ‘600 dovrebbe avere qualche decoro in più (es. gli altari accanto l’abside anche se forse posteriori sono più coerenti), forse a ricordo della precedente facciata distrutta dall’ampliamento (con linee così squadrate forse del ‘400), come anche il mantenimento delle capriate a vista (sicuramente presente nelle chiese del periodo romanico) una cosa inconcepibile già dal ‘500 in poi per i nuovi edifici, un rifacimento totale inoltre avrebbe avuto un costo maggiore.

1950 rifacimento del tetto che era in gravissime condizioni.
1994 Consolidamento delle fondazioni e mura a causa di alcuni cedimenti del terreno per evitare imminenti crolli.

All’interno ai lati dell’abside due altari in marmi policromi che paiono barocchi per la quantità di decori, soffitto a capriate lignee a vista, presbiterio voltato a crociera.

Campanile:
Il campanile è di forme romaniche in conci di lastame, lo si nota dalla modesta altezza rispetto all’ampia base, dalle forme delle bifore (doppio arco-foro) della cella campanaria liberamente reinterpretate dall’Arte Romana in modo semplice e funzionale, riprendere le forme del Campanile della Pieve di San Floriano in Valpolicella uno dei più antichi e importanti edifici di diffusione della cristianità della zona che un tempo governava anche San Giovanni in Loffa e Breonio.
Il Campanile è senza cuspide, un tempo forse presente poi non più ripristinata; è ricorrente nella storia dei campanili di molte chiese il crollo delle cuspidi spesso a causa dei fulmini, il fatto di essere nei pressi della cima di un monte (il Loffa) li rende ancora più probabili.

Campane:
Secondo Mario Bacilieri, dopo il crollo di una parte del campanile della chiesa di San Marziale a Breonio, le campane furono rifuse (1821-1822) e rimesse nel nuovo campanile.
Nel 1846 alcune campane a San Marziale vennero sostituite e verso il 1850 un paio furono spostate nel campanile di San Giovanni in Loffa:
1) SI: bocca Ø 79 cm, 255 kg, “Questa campana fu rifusa in maggio dell’anno MDCCCXXII”, ed: “Inter natos mulierum non surrexit major Joanne Baptista. Antonio Selegari erede di Pietro Partilora di Verona fece”.
2) MI: bocca Ø 57 cm, 105 kg, “Pietro Partilora fece a Breonio il 17 X 1821 con le elemosine dei fedeli”.

San Gioanni in Loffa (Foto Paolo Villa per il Ctg Lessinia)
Interno del campanile (pianoterra)

Caratteristiche principali

Altri aspetti caratterizzanti

Fonti:

– Foto: Gaetano Bonazzi e Paolo Villa (Ctg Lessinia)
– Parte stilistica: Paolo Villa per Ctg Lessinia.
– i Musei in Lessinia, coordinamento Diego Lonardoni, Edizioni Stimmgraf, Verona 2007.
– chieseitaliane.chiesacattolica.it Chiesa di San Giovanni Battista <Sant′Anna d′Alfaedo> 17/10/2018.
– La Lessinia – Ieri Oggi Domani, Quaderno culturale n.34 – 2011, La Grafica Editrice, Verona 2011.
– scopri-breonio/cose-belle-da-vedere/la-chiesa-di-san-giovanni-loffa/ della Associazione Pro Loco di Breonio.
– Le contrade di Sant’Anna d’Alfaedo / a cura di Maurizio Delibori e del C.T.G. A.C.A. Lessinia di Bosco Chiesanuova. – [S.l.] : grafiche P2, 1995.