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- natura, cultura, arte e architettura della Montagna Veronese -

Preistoria del Monte Baldo – 4

Località:

Baldo

Periodo:

Preistoria

Clima:

Collina

NEOLITICO (dal 4500 al 3000 a.C.)

Il neolitico rappresenta una fase di profondo cambiamento nelle comunità preistoriche.

In quest’epoca l’uomo introdusse tre fondamentali innovazioni che rivoluzionarono tutto il suo modo di vivere e l’organizzazione della sua vita sociale: l’agricoltura con la coltivazione di frumento ed orzo, l’allevamento degli animali  di bovini, suini, caprini e ovini e la produzione di ceramica per più usi.

Cessò il nomadismo, si formarono i primi villaggi e fiorirono nuove attività: la filatura, la tessitura, la tecnologia ceramica e l’uso di levigare le pietre dure per confezionare vari tipi di asce, accette usate per la lavorazione del legno per la costruzione dei villaggi.

Un centro di insediamento Neolitico molto consistente del 3800-2800 a.C. fu localizzato nella zona meridionale del Baldo sulla Rocca di Rivoli Veronese, una massa composta da una serie di strati di calcare giurassico che si elevano fino a 265m e degradanti assai rapidamente verso la Val d’Adige, fino alla gola della Chiusa.

Il sito probabilmente fu scelto per la sua collocazione strategica, poiché il terreno, con ripidi pendii, suoli poveri, rocciosi e poco profondi non si prestava all’agricoltura e nemmeno all’attività pastorale.

Le ricerche archeologiche furono iniziate nel 1874-75 da uno studioso locale Gaetano Pellegrini ed interessarono l’area meridionale del campo chiamato Spiazzo, una terrazza denominata Campetti e due ripari sotto roccia: Covoli nella parte orientale della Rocca e Regano alla base dell’estremità settentrionale.

A distanza di quasi un secolo le campagne di scavo nel campo di Spiazzo furono riprese nel 1963-68 da L. H. Barfield e documentarono l’esistenza di due fasi della coltura Neolitico e di due fasi dell’età del Bronzo.

I reperti più antichi sono costituiti da vasellame ceramico a bocca quadrata con impasto fine e decorazioni molto varia di disegni geometrici incisi.

Venere di Rivoli

Nella zona denominata Campetti fu trovata perlopiù ceramica grezza di forma ovoidale, scodelle a forma circolare con pochi motivi decorativi.

Interessante fu ritrovamento di una figuretta femminile della cultura dei Vasi a Bocca Quadrata, detta Venere di Rivoli e che ora si trova il museo di Verona.

Si individuarono inoltre 29 buche o pozzetti di forma ovale e circolare di varie dimensioni, la cui funzione resta incerta. Potrebbero essere serviti come deposito per la conservazione dei cereali e altri prodotti oppure pozzi per l’acqua o per la miscelazione d’argilla per la produzione di vasi. Si scoprono anche zone limitate da argilla cotta interpretate come focolari,

Comunque, la notevole quantità di reperti cocci e ceramiche utensili di selce e ossa di animali rivelano un insediamento neolitico piuttosto consistente. Queste genti rivelarono grandi capacità di espressione e di adattamento ai vari ambienti geografici, un’organizzazione sociale con ruoli ben distinti nelle attività economiche. Sfruttarono le fonti di selci, perfezionarono gli strumenti ottenuti e ne diffusero in commercio in tutta l’Italia settentrionale.

Ritrovamenti sporadici in superficie di cultura Campignana avvennero sul Baldo veronese in diverse località come a Costabella di San Zeno di Montagna, Coal del Girone di CaprIno, a Coal della Striscia di Ferrara di Monte Baldo presso il fonte di Noale a 1600m, in località Piore di Caprino, a Pradonego, a Motta, a Valsecca, in località Monte San Michele e a Terre Rosse di Caprino Veronese.

Nella parte del Baldo trentino, centri di popolamento neolitico si ebbero nella zona settentrionale della Val Lagarina intorno alla città di Rovereto, tutti legati alla cultura dei Vasi a Bocca Quadrata, neolitico medio. Le ricerche archeologiche a Torretta di Isera hanno evidenziato un sito abitato per un lungo periodo dal 4500-4300 a.C., dal 2900 al 2600 a.C. simili a quello della Rocca di Rivoli con ceramiche incise ed impresse.

Caratteristiche principali

Altri aspetti caratterizzanti

Fonti:

da “Monte Baldo” CT.G. – Verona – A.A.V.V.