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Ordine dorico – tuscanico

L’ordine dorico, tuscanico: sono estetiche architettoniche (detti ordini architettonici) diffuse ovunque in occidente anche nel Veneto (es. Ville, nicchie e capitelli, palazzi, case, in campagna, in montagna, chiese, Lessinia…).
L’ordine dorico fu ideato dall’Arte Greca Classica (è un ordine maschile essendo più tozzo di altri ordini), poi trasformato dall’Arte Etrusca nell’ordine tuscanico (aggiungendo una base e rimuovendo le scanalature), l’Arte Romana riprende il tuscanico in più varianti mettendo una base di ordine corinzio (schema usatissimo nei secoli seguenti, spesso definito dorico ma non è greco), dal XVI secolo in Veneto (Lessinia inclusa) il capitello e la base del Dorico-tuscanico saranno ampiamente semplificati in parallelepipedi.

Ordine dorico - tuscanico
Ordine dorico – tuscanico

Didascalie dell’immagine
– Ordine dorico greco: 1 Colonna senza base, 2 scanalature verticali e Entasi (leggero rigonfiamento), 3 Collarino inciso (a mo’ di collana), 4 Echino (o bacile a forma di mezzo guscio di riccio di mare, ricorda una scodella detta bacile), 5 Abaco (tavoletta a forma di parallelepipedo), 6 Architrave, 7 Triglifo (un tempo era la testata di una trave), 8 Metopa, 9 Antefissa (decoro e fissaggio delle tegole del tetto), 10 Acroterio (decoro ai vertici del tetto), 11 Timpano (a forma triangolare che riprende le capriate triangolari lignee del tetto).
– Ordine tuscanico etrusco: gli etruschi trasformano la colonna dorica: 2 colonna liscia (scanalature rimosse), 3 Collarino sporgente (simile al toro), 4 echino e 5 abaco sottile; viene aggiunta una base: 12 Plinto (simile all’abaco), 13 Toro (forma toroidale a ciambella).
Ordine dorico – tuscanico romano: nell’Arte Romana il tuscanico etrusco (detto spesso dorico ma non è greco) avrà molte varianti che si vedranno spesso in Lessinia; i romani solitamente sostituiscono la base etrusca con quella greca più elaborata di ordine corinzio: 12 Plinto, 13 Toro, 14 Scozia (detto anche trochilo, parte rientrante), 13 Toro.
Ordine dorico – tuscanico semplificato: tipico in Veneto dal XVI secolo (anche in Lessinia: porte e porticati, chiese…), 12 il plinto diventa molto alto incorporando spesso anche 13 il toro, 2 pilastro liscio (a sezione rettangolare che sostituisce la colonna), 4 e 5 un parallelepipedo sostituisce-fonde echino e abaco.
– Gli ordini architettonici sono presenti oltre nelle colonne: nelle semicolonne, pilastri, paraste e lesene.

Attenzione: dal XV secolo in poi con il Rinascimento al Neoclassicismo XVIII XIX secolo, quando si parla di Classicità si intende Arte Romana che interpreta l’Arte Greca (Arte Greco-Romana).