Si trova sul Monte Loffa (Sant’Anna d’Alfaedo)
Chiesa a piantaGli edifici sacri hanno piante-basi di forme diverse. Piante... basilicale ad aula unica:
di fondazione romanica e più volte modificata, copertura a capriate lignee, in un diploma imperiale del 1014 è assegnata all’Abbazia di San Zeno a Verona.
Una incerta iscrizione sopra il portale della chiesa riporta la data 1131 ma altri dicono 1411.
1454 “ecclesia Sancti Iohannis in villa Breoni” è cappellaCappelle Votive, Capitelli: Spesso all'inizio della contrada... Leggi dipendente dalla pieve di San Floriano.
1458 è dipendente alla Parrocchia di San Marziale di Breonio (che nel 1458 si staccò dalla Pieve di San Floriano).
Una lapide all’interno della chiesa data 27 luglio 1524 la ricostruzione o costruzione e consacrazione della chiesa il per volere di Bartolomeo Averoldo (vescovo calamonense, suffraganeo del vescovo di Verona), anche l’altar maggiore in onore di San Giovanni Battista, con reliquie dei Santi Felice e Paolo e le consuete indulgenze.
1523 tomba in rosso ammonitico di belle forme rinascimentali del nobile Guido Antonio Maffei.
1633 Un’iscrizione indica che sotto San Marziale di Breonio la chiesa è restaurata e allungata a ovest (area della facciata come oggi), dopo essere stata lazzaretto con le elemosine dei fedeli e patrocinata dall’arciprete di Breonio Giovan Battista Fraccaroli; a Nord in un rialzo sono stati seppelliti gli appestati defunti.
La facciata è forse volutamente arcaicizzante, perché se del ‘600 dovrebbe avere qualche decoro in più (es. gli altari accanto l’abside anche se forse posteriori sono più coerenti), forse a ricordo della precedente facciata distrutta dall’ampliamento (con linee così squadrate forse del ‘400), come anche il mantenimento delle capriate a vista (sicuramente presente nelle chiese del periodo romanicoArte Classica è un ambiguo stile artistico che indica più ...) una cosa inconcepibile già dal ‘500 in poi per i nuovi edifici, un rifacimento totale inoltre avrebbe avuto un costo maggiore.
affini all’Arte Gotica e all’Arte Rinascimentale
1950 rifacimento del tetto che era in gravissime condizioni.
1994 Consolidamento delle fondazioni e mura a causa di alcuni cedimenti del terreno per evitare imminenti crolli.
All’interno ai lati dell’abside due altari in marmiIl marmo è una roccia metamorfica, cioè una roccia carbona... Leggi policromi che paiono barocchi per la quantità di decori, soffitto a capriate lignee a vista, presbiterio voltato a crociera.
Campanile:
Il campanile è di forme romaniche in conci di lastame, lo si nota dalla modesta altezza rispetto all’ampia base, dalle forme delle bifore (doppio arco-foro) della cella campanaria liberamente reinterpretate dall’Arte RomanaArte Classica è un ambiguo stile artistico che indica più ... in modo semplice e funzionale, riprendere le forme del Campanile della Pieve di San Floriano in Valpolicella uno dei più antichi e importanti edifici di diffusione della cristianità della zona che un tempo governava anche San Giovanni in Loffa e Breonio.
Il Campanile è senza cuspide, un tempo forse presente poi non più ripristinata; è ricorrente nella storia dei campanili di molte chiese il crollo delle cuspidi spesso a causa dei fulmini, il fatto di essere nei pressi della cimaTerritorio montuoso (da 800 m a 2219 m. di quota) della prov... Leggi di un monte (il Loffa) li rende ancora più probabili.
Campane:
Secondo Mario Bacilieri, dopo il crollo di una parte del campanile della chiesa di San Marziale a Breonio, le campane furono rifuse (1821-1822) e rimesse nel nuovo campanile.
Nel 1846 alcune campane a San Marziale vennero sostituite e verso il 1850 un paio furono spostate nel campanile di San Giovanni in Loffa:
1) SI: bocca Ø 79 cm, 255 kg, “Questa campana fu rifusa in maggio dell’anno MDCCCXXII”, ed: “Inter natos mulierum non surrexit major Joanne Baptista. Antonio Selegari erede di Pietro Partilora di Verona fece”.
2) MI: bocca Ø 57 cm, 105 kg, “Pietro Partilora fece a Breonio il 17 X 1821 con le elemosine dei fedeli”.