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Neolitico in Lessinia

Località:

Lessinia

Arti minori:

Selci (punte di lance, frecce, scalpelli)

Periodo:

Preistoria

Stile:

Arte Preistorica

Artista:

Ignoti

Clima:

Collina

Il Neolitico è l’ultimo dei periodi della preistoria chiamata anche età della pietra che va da circa 8.000 ai 3.000 anni fa. La parola neo-litico sta a indicare età della nuova pietra.

In questo periodo di tempo ci sono importanti passaggi evolutivi e nonostante che l’uso della pietra prosegue fino all’Età del Ferro, il modo di lavorarla diventa più preciso fino a sagomarla e levigarla. Altri cambiamenti sono l’introduzione dell’uso della ceramica, l’evoluzione nelle abitazioni, l’addomesticamento di animali e l’allevamento del bestiame, la semina e la raccolta delle piante e la sepoltura dei morti.

In Lessinia uno degli aspetti più interessanti del Neolitico è quello che va sotto la denominazione di Campignano studiato per la prima volta sui manufatti preistorici emersi  a Campigny, un villaggio del sud della Francia.

Tutto l’altopiano della Lessinia fino ad una quota massima di 2000 m s.l.m. rientra nella zona interessata ai nuovi cambiamenti: dal Monte Loffa, ai Covoli di Velo,  alla Valle del Chiampo, alla Chiusa di Rivoli Veronese, a Quinzano e  le colline intorno alla città di Verona fino a Costabella sul Monte Baldo

I ritrovamenti ci dicono che la caccia e la pesca erano gli elementi principali per la sopravvivenza anche se integrata con i prodotti agricoli che si cominciano a coltivare. La produzione litica fornisce strumenti nuovi come asce trapezoidali, dei picconi a forma ovale e strumenti appuntiti di varie dimensioni che venivano usai per armi da getto o come mazze.

I ritrovamenti in certi siti di resti animali estranei all’habitat della Lessinia come conchiglie del Mediterraneo fa capire che esistevano scambi commerciali anche con popolazioni lontane.

Si presume che gli abitanti di quel periodo cominciassero a vivere in ripari protetti da legni e frasche, in grossolane costruzioni con tetti di legno ma scomparse senza lasciare traccia. Costruzione con fondamenta fatta di muro a secco si troveranno in epoca Eneolitica.

Nelle sepolture i resti dei cadaveri vengono ritrovati in posizione rannicchiata e di fianco e a volte accompagnate da corredo. Gli scavi in un insediamento a Quinzano  hanno messo in luce le tracce di un villaggio con una necropoli di inumati rannicchiati.

  

Caratteristiche principali

Altri aspetti caratterizzanti

Fonti:

“Lessinia” C.T.G Verona – AA.VV.

Museo di Storia Naturale di Verona