ARBIZZANO
Di sicura origine romana, il toponimo potrebbe derivare da Albucianum o Albutianum. Qui è stato rinvenuto in miliare la cui collocazione originaria era al Nassar, ora al Museo Maffeiano.
– Cippo con colonnaIn Geologia e Architettura: si possono trovare molti termini... e capitelloCappelle Votive, Capitelli: Spesso all'inizio della contrada... Leggi corinzioGli ordini architettonici: ionico, corinzio e composito: son... all’entrata del cortile della canonica.
– Presso il campanile si trova un’ara sepolcrale posta a Nevia Neoviola da M.C. Candido.
– In località Novare partiva l’acquedotto pubblico che forniva l’acqua alla città di Verona.
NEGRAR
Centro principale della Val Veriacus presenta notevoli tracce di passato romano.
– Sarcofago in rosso ammonitico, senza coperchio, di Arrio Cetronio e sua moglie, che si trova ora presso la raccolta lapidaria del GiardinoGiardino all'italiana, Giardino alla francese e Giardino all... Giusti.
– Raro monumento funebre a forma di piccolo sarcofago di un medico oculista al Museo Maffeiano di Verona
– Nella località Villa il De Stefani mette in luce nel 1887 i resti di una villa rustica del II e III sec. d.C. dove spicca fra l’altro un mosaico pavimentale che rappresenta una biga tirata da due cavalli focosi e guidata da un putto nudo. Nel 1975 sono ripresi gli scavi con importanti ritrovamenti.
(vedi “Villa Romana in Valpolicella”)
– Nei pressi della villa sono stati trovati: un braccialetto ed un anello in bronzo, un campanellino ed un sesterzio di Lucio Vero (161- 169 d.C.) (Museo Civico di Castelvecchio di Verona)
-Nella località Mazzano nel corso del restauro della Chiesa sono state rinvenute due dediche a Giove di cui una su di un’ara presenta l’appellativo di Feluennis, unica attestazione del genere che secondo gli studiosi potrebbe corrispondere a Jupiter Liber cioè Dionisio
SANT’AMBROGIO DI VALPOLICELLA
Importante centro del Pago Arusnate
– Sono state trovate due aree dedicate al culto di Mitra, divinità orientale, qualificato come deus Invictus del II sec. d.C. ora scomparse.
– Stele, mancante del timpano e zoccolo, posto da Calpurnia Prisca (Museo Maffeiano)
– Davanti alla chiesa parrocchiale sono collocate una sull’altra due are. Quella superiore più piccola, riporta il nome di Q. Vevo Severo, mentre quella inferiore è stata posta da G. Ottavio Macro.
– In località Prunea e Borgo Sant’Ambrogio sono state rinvenute delle tombe con ricco corredo fatto di lucerne, vasi, ampolle, balsami, pesi e monete.
SAN GIORGIO DI VALPOLICELLA
Capoluogo religioso del pago Arusnate, ha fornito molti reperti importanti.
– Un’ara senza volute che C. Octavius Capito ha posto ad una divinità femminile, denominata Galla, il cui nome presenta due appellativi diversi: Iahmna e Sqnna, forse si tratta di una divinità di origine Celtica.
– Un’ara a Cuslano posta da L. Ottavio Crasso (Museo Maffeiano).
– Un’ara alla Fortuna (prima facente parte della raccolta Monga e ora andata dispersa).
– Una grande ara dedicata al Sole alla Luna posta dal Flaminio Q. Sartorio (funge da base ad una colonnaIn Geologia e Architettura: si possono trovare molti termini... all’interno della Pieve).
– Un’ara frammentaria posta da un Flamine e da una Flaminica (Museo Maffeiano).
– Un’ara funebre di Valerio Fossimo (Museo Maffeiano).
– Ma soprattutto la stipe votiva con le statuette di terracotta rappresentanti tra le varie figure di dei, donatori ed animaliComplesso delle specie animali proprie di un determinato amb... Leggi, quella di Attis e della Dea in trono degli ArusnatiPopolazione che abitò la Valpolicella da V secolo a.C. In b... Leggi (vedi “Gli ArusnatiPopolazione che abitò la Valpolicella da V secolo a.C. In b... Leggi”)
FUMANE
Oltre ad essere il centro geografico, era probabilmente il centro amministrativo degli ArusnatiPopolazione che abitò la Valpolicella da V secolo a.C. In b... Leggi, sede del governo degli Aediles e dove si riunivano i Delectis, per formulare la Lex Pagana.
– Qui è stato trovata un’ara dedicata al G. Papirio Threpto alle Ninfe Auguste e al Genio del Pago degli ArusnatiPopolazione che abitò la Valpolicella da V secolo a.C. In b... Leggi (Museo Maffeiano)
– Nei pressi della scuola “B. Lorenzi” sono state rinvenute degli steli funebri poste dal Gens Opsidia
– Ppresso il campo sportivo nel corso dei lavori, sono state trovate tombe di incinerati con corredo di lucerne, vasi ed ampolle.
– Alla chiesa vecchia di Cavalo sono stati rinvenuti un’ara di G. Ottavio Macro e ora posta davanti alla parrocchiale di Sant’Ambrogio. Ma soprattutto da qui proviene il cippo posto da G. Poblicio Capitone dedicato a Lualda misteriosa dea del Pantheon Arusnate (Museo Maffeiano)
– A San Micheletto di Fumane alla base del campanile della Pieve vi è un cippo funebre con su scolpito la figura di un genio alato.
-Sul Monte Pastello nel corso di scavi archeologici effettuati nel 1833 dall’Orti e confermata nel 1884 dal Di Stefani sono stati rinvenuti la base di una torre e resti di una rocca romana che probabilmente controllava il passaggio di una strada in altura alla via Atesina
Genio funebre romano a San Micheletto di Fumane
Foto: Gaetano Bonazzi (correzioni Paolo Villa) Ctg Lessinia
MARANO
Indubbiamente il sito archeologico più importante del territorio di Marano è quello del tempio di Minerva sul Monte Castellon. (vedi “Tempio di Minerva”)
– Altri rinvenimenti di una certa importanza si sono avuti a Valgatara due colonneIn Geologia e Architettura: si possono trovare molti termini... facenti parte di una edicola, ora nel giardinoGiardino all'italiana, Giardino alla francese e Giardino all... di Villa Costanza a San Pietro in Cariano. Un’ara sacra agli Dei e alle Dee (Museo Archeologico), un’ara funeraria posta alla nutrice Clodia Verna (Museo Archeologico).
– Infine due iscrizioni sacre: la prima su di un’ara alle Gianoni poste da L. Cassio Trofimo ora a villa Brenzoni di Roverchiara, la seconda è un’ara a Giove Ottimo Massimo murata nella facciata della chiesetta di San Marco in PozzoCisterne e Pozzi: Venivano costruiti prevalentemente nel cor... Leggi. Tombe a cassa in lastre di pietra con piccolo corredo si sono trovate anche in contradaContrada Spietner Contrada: Modesti agglomerati urbani gener... Leggi Fava ed a Purano.
SANT’ANNA D’ALFAEDO
Nel territorio di Sant’Anna si sono avuti importanti rinvenimenti che hanno restituito diverso materiale custodito ora nel museo locale.
A Spiazzo di Cerna nel corso di vari scavi archeologici sono state trovate diverse tombe del I e II sec. d.C. con corredo di lucerne, fibule in bronzo, anello in bronzo, coltello in ferro e vari cocci di ceramicaIl periodo del Neolitico va dal 8.000 al 3.500 a.C. (neo-lit... Leggi.
In località Giare si è rinvenuto del materiale facente parte del corredo di tombe romane: fibula di bronzo balsamari in vetro e ceramicaIl periodo del Neolitico va dal 8.000 al 3.500 a.C. (neo-lit... Leggi.
– Incontrada Cona alcune tombe a cassa in lastre di pietra hanno restituito diverso materiale composto da braccialetti ed anelli in bronzo, pesi da telaio, un cucchiaio, un bottone, delle monete del III e IV sec. d.C. ed una piccola “tabulae lusoria” in pietra per il gioco del merler.
BREONIO
Toponimo forse derivante da Breuni, popolazione retica originaria dal Brennero.
– Il luogo, che è stato abitato in epoca romana, ha fornito ritrovamento di diverse tombe di inumati nel l sec d.C. In località Ca del Vin, con ricco corredo di bottiglie e bicchieri di vetro, ciotole, vasi di terracotta e monete. Ora al Museo Archeologico.
– Altre tombe del periodo romano sono state rinvenute nel corso di lavori edili nella zona di Paroletto e Pramaor.
DOLCE’
Sotto l’imperatore Settimo Severo tra il 191 e il 211 d.C. a causa delle piene dell’Adige che allagavano spesso la Claudia Augusta, pare sia stata costruito una strada montana che probabilmente da Breonio scendeva in Val d’Adige a nord del Pastello e del Pastelletto.
– Poche sono le testimonianze romane tra Ceraino, Dolce’ e Peri prima del l sec. d.C. segno di scarsi insediamentiContrada Spietner Contrada: Modesti agglomerati urbani gener... Leggi nella zona limitati a qualche villa-fattoria.
– Del l sec. d.C. sono l’ara funeraria di Lucio e Egnazio Nigro rinvenuta a Volargne ed una parte di stele funeraria trovata a Carotta di Peri, così come una lucerna di terracotta, con il marchio “vibiani” proveniente da Ossenigo.
– Un vaso con 12.000 monete romane in argento, probabilmente la “paga” di qualche reparto militare, fu interrato nella zona di Ceraino nella seconda metà del lll sec. d.C. scoperto nel 1855
– A Volargne si è rinvenuta una tomba familiare in località Vall’Alta del IV e V sec. con cinque scheletri e scarsi corredi.
– Altre sepolture tardo-romane ad inumazione sono venute alla luce a Dolcè in via Castello.