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- natura, cultura, arte e architettura della Montagna Veronese -

Itinerario Paleolitico-Mesolitico Baldense

Località:

Monte Baldo

Periodo:

Preistoria

Clima:

Alta montagna

Gli studiosi D. Nisi e B. Bagolini hanno ipotizzato un itinerario Paleolitico Baldense, individuando sul terreno una pista calpestata da millenni con vari siti archeologici e bivacchi vicino a sorgenti.

La valle dell’Adige era paludosa, impraticabile perché vi confluivano tutte le acque del disgelo e quindi i cacciatori, passando dal corridoio di Affi e Caprino tra i due archi morenici lasciati dai ghiacciai, raggiungevano il Baldo veronese a Pradonego 830m proseguivano per Preelle di Spiazzi, seguivano la cosiddetta sinclinale, la conca di Ferrara, per Passo del Casello (Cavallo di Novezza), Fontana della Teia, Passo del Cerbiolo, le Malghe Attillone e Attilloncello nel Trentino, Madonna della Neve, passo San Valentino ed infine la Valle del Loppio collegata con il Monte Stivo e il Monte Bondone e il cuore della zona alpina.

Malga Gambone e Fontana della Teia

Durante scavi effettuati nel 1977 a Fontana della Teia, a Madonna della Neve, a Prà della Stua sulla sponda del laghetto, furono rinvenuti numerosi manufatti di selce, nella tipica forma a trapezio del Mesolitico ed anche le prove di un’industria litica con una frequentazione più antica

Caratteristiche principali

Altri aspetti caratterizzanti

Fonti:

da “Monte Baldo”  CT.G. – Verona – A.A.V.V.