- natura, cultura, arte e architettura della Montagna Veronese -

Le fioriture: il Bucaneve

Località:

BoscoChiesanuova, Erbezzo, Novezza

Botanica:

botanica specie officinali

Clima:

Mezza montagna

Bucaneve

Tra gennaio e febbraio fiorisce nella montagna veronese il Bucaneve (Galanthus nivalis L.) Fam. Amaryllidaceae,  pianta erbacea perenne con bulbo che possiede radici fascicolate. Una guaina simile ad una foglia copre la sommità del fusto fiorifero, mentre «buca» la neve proteggendo così il fiore. Le foglie lingueformi di colore verde-bluastro crescono dal bulbo alla base di ogni fusto che porta un solo fiore bianco campanulato e reclinato. I 3 tepali esterni sono più lunghi dei 3 interni, i quali presentano una macchia verde all’apice che risulta essere molto importante per l’orientamento degli insetti impollinatori in quanto è ricca di linfa e profumi. Fiorisce da febbraio a maggio.  Il frutto è una capsula carnosa dalla forma ovoidale. Il nome galanthus deriva da due parole greche che significano «latte» e «fiore» con riferimento al colore dei tepali. L’epiteto specifico “nivalis” fa riferimento alla sua precoce fioritura in mezzo alla neve. Presente nei boschi e nei prati montani di tutta Italia, tranne la Sardegna. Vegeta a quote comprese tra 0 e 2200 metri. Protetta a livello nazionale.    E’ presente in tutta la montagna veronese dalla collina a 2000 m. Pianta tossica e velenosa.

Utilizzo  Il bucaneve si può coltivare: il bulbo deve essere piantato in autunno ad almeno 5 cm di profondità in terreni soleggiati d’inverno ma ombrosi d’estate (in prossimità di piante caducifoglie).

Proprietà:  Contiene galantamina, licorine e tazetine (alcaloidi ad azione colinergica) nel bulbo, tazetine nelle foglie. La galantamina è un farmaco che sembra che rallenti il deterioramento cognitivo nei malati di Alzheimer. La pianta è emmenagoga ed emetica..

Curiosità  Viene chiamato “Stella del mattino” perché è uno dei primi fiori ad apparire nel nuovo anno. E’ una pianta sacra e simbolica per la festa della Candelora (2 febbraio); invece in Imbolc (antica festa irlandese del culmine dell’inverno – 1º febbraio) si dice che il colore bianco del bucaneve ricorda allo stesso tempo la purezza di una Giovane Dea (festeggiata in questa ricorrenza pagana) e il latte che nutre gli agnelli. Tra le varie leggende anche Adamo ed Eva sono collegati al bucaneve: un racconto inglese narra che Eva scacciata dal paradiso terrestre fu presa dallo sconforto nel trovarsi su una terra buia e gelida, ma ben presto l’apparire di un bucaneve (grazie al miracolo di un angelo) le diede di nuovo forza e speranza. In Inghilterra il bucaneve fu introdotto dalla Regina Elisabetta prelevato dalle zone selvatiche dell’Italia alpina.

Caratteristiche principali

Altri aspetti caratterizzanti

Fonti: